Soffri di alitosi? Hai provato senza successo tutti gli spazzolini e i dentifrici che le pubblicità ti offrono per risolvere il problema del tuo alito cattivo? Sei stanco di masticare notevoli quantità di chewing-gum per mantenere fresco il tuo alito? I soldi spesi per comprare tutti i collutori esistenti sul mercato per rendere più fresco il tuo alito non ti danno il risultato che speri?
Se la risposta a tutte queste domande è affermativa, sei sulla pagina giusta per conoscere e risolvere il problema dell’alitosi o alito cattivo. I Centri Dentistici D’Andrea sono a tua disposizione per approfondire il tema dell’alitosi. Non solo troverai le risposte alle domande più frequenti sull’argomento, ma scoprirai la soluzione tra le più innovative e all’avanguardia per questo fastidioso e talvolta imbarazzante problema: Halimeter.
Sicuramente ti sarai chiesto:
- Cos’è l’alitosi o alito cattivo?
- Come faccio ad essere certo di soffrire di alitosi?
- La condizione del mio “alito cattivo” è temporanea?
- Quali sono le cause dell’alitosi?
- Devo rivolgermi al mio dentista di fiducia per una diagnosi o posso fare da me?
- Esiste una terapia per l’alitosi?
Proviamo a rispondere con ordine alle tue domande, ricordandoti che i Centri Dentistici D’Andrea sono a tua completa disposizione per indirizzare al meglio le tue scelte, per prevenire e per curare, per scegliere insieme le soluzioni più adeguate badando all’interezza della tua salute e non solo della tua bocca!
Che cos’è l’alitosi o alito cattivo?
L’alitosi, o alito cattivo, è un problema che colpisce il 38% circa dei giovani ed il 67% degli anziani.
Tra tutti i problemi legati al cavo orale, l’alitosi può essere considerata una condizione estremamente delicata per il paziente che decide di rivolgersi al proprio dentista. Ti starai chiedendo il perché e la risposta è istintivamente facile e scontata: l’alitosi o alito cattivo, genera imbarazzo e, alle volte, si prova così tanta vergogna da non riuscire ad esporre il problema, ignorando così anche la possibilità di risolverlo.
Se ti senti a disagio perché pensi che il tuo alito non emani un gradevole odore, non esitare a contattarci, i Centri Dentistici D’Andrea mettono a tua disposizione la più avanzata tecnologia in questo campo.
Spesso l’alitosi rende invalidante la dimensione sociale perché genera disagio nell’approccio con gli altri inducendo i pazienti ad una condizione di sofferenza personale.
Come faccio ad essere certo di soffrire di alitosi?
Per diagnosticare l’alitosi ed essere certo di soffrirne, i Centri Dentistici D’Andrea mettono a tua disposizione Halimeter, un apparecchio ad alta precisione in grado di calcolare la quantità di molecole VSC (Compositi Volatili Sulfurei) che vengono emessi durante la respirazione. Le molecole VSC producono un cattivo odore e sono prodotte da batteri anaerobi presenti nelle tasche o sacche gengivali.
A questo punto ti starai chiedendo se si tratta di un esame indolore, e in che cosa consiste l’esame per diagnosticare l’alitosi. L’esame è semplicissimo e senza alcun fastidio per il paziente: basta soffiare in un tubicino monouso collegato all’apparecchio Halimeter.
L’uso dell’Halimeter permette di monitorare i cambiamenti della qualità dell’alito in corso di terapia e così è possibile valutare l’evoluzione della malattia. Prima dell’introduzione dell’Halimeter, la diagnosi dell’alitosi avveniva mediante la prova organolettica per la quale lo strumento test era dato dalla capacità olfattiva del medico. L’esame consisteva nell’odorare l’alito del paziente da una distanza ravvicinata (un palmo), media (1 metro), e lontana (3 metri). In dipendenza della distanza dalla quale veniva percepito il cattivo odore si classificava l’alitosi come leggera, moderata o severa. Per effettuare correttamente la prova, la rilevazione andava comparata con quella di un’altra persona che poteva essere un accompagnatore del paziente o un collaboratore. La prova organolettica si poteva effettuare sull’aria espirata dalla bocca (parlando con il paziente), dalle narici (espirata dalle narici), e dai polmoni (espirata dalla bocca).
I Centri Dentistici D’Andrea mettono a vostra disposizione l’Halimeter: lo strumento in grado di arrivare dove non arriva il “naso” del dentista!
La condizione del mio “alito cattivo” è temporanea?
L’alitosi può manifestarsi transitoriamente come caratteristica parafisiologica correlata a momenti o situazioni della vita quotidiana oppure essere persistente e/o patologica perché provocata da affezioni orali o sistemiche.
Quali sono le cause dell’alitosi?
Le cause dell’alitosi o alito cattivo possono avere diverse origini.
Nel 91% dei casi, l’alitosi è causata da problemi legati al cavo orale, dagli stessi batteri anaerobi che causano la malattia parodontale (conosciuta anche come piorrea), che se non curata bene porta alla perdita dei denti:
- patina batterica linguale
- igiene orale scadente
- gengivite, parodontiti
- denti cariati
- protesi totali
- infezioni orali
Nel restante 9% dei casi, l’alitosi è legata a:
- malattie respiratorie
- malattie sistemiche (diabete)
- insufficienza renale
- malattie epatiche
- assunzioni di particolari tipologie di farmaci
- malattie gastriche ed intestinali
- malattie otorinolaringoiatriche (specialmente tonsilliti)
- assunzione di cibi piccanti o speziati (aglio, cipolla)
- acetone se si tratta di bambini
Devo rivolgermi al mio dentista di fiducia per una diagnosi o posso fare da me?
Ovviamente la soluzione più sicura è quella di rivolgersi al proprio dentista di fiducia, soprattutto per risalire alle cause dell’alitosi e scegliere il percorso più adeguato per risolvere il problema. Ti informiamo, per correttezza e completezza di informazione che esiste un modo semplice per verificare il tuo alito in tre piccoli test riportati di seguito:
- Prendere un filo interdentale bianco non cerato e senza sapore e passarlo fra i molari posteriori superiori e inferiori. Se il filo assume un colore marrone dopo 45 secondi, odorarlo.
- Sporgere la lingua fuori della bocca quanto più è possibile e strofinare la superficie due o tre volte con una garza sterile. Dopo 45 secondi odorare la garza.
- Passare la lingua sul proprio polso pulito senza alcun profumo. Aspettare e poi odorare.
Soffiare l’alito sul palmo della mano non darà nessuna indicazione, poiché si sentirà solo l’odore della mano.
Esiste una terapia per l’alitosi?
La terapia dell’alitosi varia in funzione della causa scatenante. Se le cause sono di natura sistemica sarà necessario attuare una terapia mirata per l’organo sofferente.
I numeri e le percentuali, però, indicano che il 91% dei casi di alitosi è dovuto alla bocca e, più precisamente, ai batteri anaerobi che si trovano nelle tasche (sacche) gengivali. In questo caso, se deciderai di affidare il tuo problema ai Centri Dentistici D’Andrea, dopo un’accurata visita che permetterà di fare una diagnosi precisa comprendendo quale sia la causa dell’alitosi, verrà stabilito il tuo piano terapeutico. L’utilizzo del laser e dell’ozono permetteranno la rimozione dei batteri porta per una completa sanificazione del cavo orale e, quindi, una remissione dell’alitosi.
I Centri Dentistici D’Andrea a Messina e Milazzo si prenderanno cura anche della tua igiene orale attenzionando nei controlli le cause che hanno scatenato il tuo problema e per mantenere il risultato della terapia dell’alitosi ed evitare che si ripresenti.
Il trattamento dell’alitosi porta un grande beneficio fisiologico e, soprattutto, psicologico.
Non rimandare l’appuntamento con la tua salute ed il tuo benessere. Contatta i Centri Dentistici D’Andrea per poter sorridere liberamente ed in salute!